importante libro confuciano:il Ta Hsueh, che i giapponesi chiamano Daigaku, testo considerato di rilevante valore per gli insegnamenti all'autodisciplina e alla sincerità . Il giovane doveva assiduamente studiare anche gli altri libri confuciani e inoltre conoscere i Songo, cioè¨ i trattati cinesi sull'arte della guerra. Completavano I'educazione la calligrafia, la letteratura, I'equitazione, il
tiro con I'arco ed altre arti marziali.Le capacità intellettuali erano certo tenute in considerazione, ma il vocabolo chi, usato a significare “intellettualità “, valeva ad esprimere la “saggezza” , sì che veniva assegnato un ruolo solo
subordinato al sapere intellettualistico, all'intelletto inteso cioè¨ razionalisticamente . Fu detto che il tripode su cui poggiava la struttura del bushido fosse articolato su chi,jin,yu che significano, rispettivamente:
saggezza,benevolenza, coraggio. Il centro dell'anima del samurai cadeva principalmente sull'agire. Il sapere poteva sussistere anche senza il supporto del suo agire, ed egli ne usava solo nella misura in cui il primo potesse giovare alla sua professione di uomo d'armi: mentre religione e teologia erano riconosciute dominio proprio dei sacerdoti, 1l samurai attingeva da esse
solo quel tanto che poteva nutrire il proprio coraggio - ritenendo, come un poeta inglese:
"Non essere la fede a salvare I'uomo, ma I'uomo a giustificare la fede".La filosofia e la letteratura costituivano gli elementi principali della sua educazione intellettuale, ma,pur coltivandole, il samurai non le considerava I'autentico obiettivo finale da raggiungere: si volgeva agli studi letterari principalmente come a un passatempo, e considerava gli insegnamenti filosofici un contributo alla formazione del carattere, se pure quelli non venivano utilizzati per la soluzione di qualche problema militare o politico.Un attaccamento eccessivo all'oro e alla vita induceva al disprezzo,nella stessa misura in cui l'uso generoso dell'uno e dell'altra veniva grandemente esaltato. Afferma una massima comunemente diffusa:
semplicità di vita.
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