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“So, this is my life. And I want you to know that I am both happy and sad and I'm still trying to figure out how that could be.” ― Stephen Chbosky
We must not expect happiness. It is not something we deserve. When life goes well, it is a sudden gift; it cannot last forever.
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7.23.2012

Scegliete una persona che denigra l'amore,

non chi continua ad esaltarlo. 
Scegliete una persona che ha ancora il fantasma di un ex negli occhi e fa fatica a parlarne, non quelli che dopo due giorni vanno in giro a dire che era un coglione.
Scegliete chi evita il vostro sguardo per dirvi che gli piacete, non chi ve lo scrive ogni giorno su una bacheca di un social network.
Scegliete loro. Ve lo assicuro. Vi ameranno.
Vi ameranno anche dopo che li lasciate, vi ameranno anche quando non li penserete. Se poi scrivono, suonano, dipingono, state sicuri che sarete i loro amori maledetti. Vi ameranno non perché sono patiti dell'amore, non perché hanno bisogno di qualcuno o si sentono soli, loro anche senza di voi vanno avanti egregiamente.
Non ameranno mai l'amore, ma voi.

 [Deborah Simeone]

Nobody knows who I really am....


Nobody knows who I really am
I never felt this empty before
And if I ever need someone to come along
Who's gonna comfort me and keep me strong
We are all rowing the boat of fate
The waves keep on comin' and we can't escape
But if we ever get lost on our way
The waves would guide you through another day

Tookude iki wo shiteru toumei ni nattamitai 
Kurayami ni omoe takedo mekaku shisarete tadake 
Inori wo sasagete atarashii hi wo matsu 
Azayaka ni hikaru umi sono hate made 

Nobody knows who I really am
Maybe they just don't give a damn
But if I ever need someone to come along I know you would follow me, and keep me strong

Hito no kokoro wa utsuri yuku nukedashita kunaru
Tsuki wa mata atarashii shuuki de fune wo tsureteku

 And every time I see your face,
The oceans heave up to my heart
You make me wanna strain at the oars,
And soon I can see the shore
Oh, I can see the shore
When will I.... can see the shore?
I want you to know who I really am I never thought 
I'd feel this way towards you 
And if you ever need someone to come along 
I will follow you, and keep you strong 


Tabi wa mada tsudzuiteku odayakana hi mo 
Tsuki wa mata atarashii shuuki de fune wo terashidasu 
Inori wo sasagete atarashii hi wo matsu 
Azayaka ni hikaru umi sono hate made 


And every time I see your face, 
The oceans heave up to my heart 
You make me wanna strain at the oars, 
And soon I can see the shore 


Unmei no fune wo kogi nami wa tsugi kara tsugi e to 
Watashitachi wo osou kedo 
Sore mo suteki na tabi ne 
Dore mo suteki na tabi ne

6.10.2012

"Ma tu come fai?”

"Ma tu come fai?” mi chiede un’ amica, che sta attraversando un momento buio. Tu come fai, con tutto quello che ti è successo e che ti continua a capitare?

 Infatti non ce la faccio. Mi arrendo, tutti i giorni. In ogni momento. Ma non c’è nessuno ad accettare la mia resa. Sono da sola con le mie delusioni, il mio fallimento. Da sola con le mie incapacità e i miei difetti. E non c’è nessuno a cui consegnare le armi per smettere di lottare. Nessuno di fronte a cui addossarmi le mie responsabilità. Nessuno che mi prenda in consegna e mi punisca per le mie mancanze, per aver scelto le battaglie sbagliate da combattere. Per aver perseverato nel tenere un avamposto, un ponte, quando non c’era nessuna speranza. Per aver tradito i miei commilitoni. Per essermi ritirata vigliaccamente in angolini protetti invece di uscire nella battaglia a fronte alta e fucile in spalla. Non c’è nessun altro che non sia io, che sono il mio peggior giudice. E infatti mi condanno e mi punisco ogni giorno, ma poi il giorno dopo sono sempre qui.

Tumblr Millimetrica

5.02.2012

Quando una donna viene lasciata

Io credo che una donna dia il massimo di se stessa dopo essere uscita da una relazione. Non subito dopo. Datele qualche mese. Ad alcune anche qualche anno. E' il periodo dove ogni donna credo sia all'apice. Quando ne vedo una così la guardo sempre con una sorta di ammirazione . Non si costringe a fare quella forte, non è quella che dice “ sono tutti stronzi “ e poi la vedi piagnucolare perché non ha un uomo. E' quella che per un po' ne ha abbastanza, quella del “ via tutti , ora ci sono io. “ E' quella che ti fa fare un sacco di risate ad un tavolino di bar inveendo contro chi l'ha fatta diventare così forte. Le riconosci quelle così, hanno il passo sicuro, lo sguardo fiero dopo aver pianto tanto, non cercano altri sguardi in giro, guardano solo davanti a loro. Sono curate, sono profumate, lo smalto messo bene. Non hanno più un sorriso dolce, è uno di quei sorrisi che ti comunica un “ ce l'ho fatta. “ , ha quella giusta aria arrogante , quella sicurezza che hanno solo le persone che sono state massacrate. Le vedi prendere il cellulare che suona , “è lui “ , ho sempre immaginato vedendo queste scene, la vedi guardare il nome e poi risponde con un diretto “ vai a cagare “ e mette giù. Non è nemmeno troppo fine, non amo le donne snob, amo quelle che quando le porti al limite esagerano in ogni loro tono. Chissà quanto si sono trattenute. Chissà quante volte si sono chiuse in bagno con gli occhi lucidi per non far vedere le loro debolezze. Chissà quante volte hanno detto “ va bene “ anche quando non andava tutto bene. Chissà quanto hanno perdonato per arrivare a non volere più sentire nessuna spiegazione. La risata di una donna che esce da una relazione è diversa. E' potente. Nessuno crederebbe mai che quella stessa persona mesi prima diceva “ non riesco ad andare avanti senza di lui “ e invece avanti ci è andata e pure meglio. Sono donne rare queste, perché prima o poi vengono sciolte, perché prima o poi un uomo le porterà via da loro, e loro saranno ugualmente affascinanti ma in un modo diverso. Source

4.26.2012

La legge incoerente della felicità.

Qualcuno che non sono io ti renderà felice da morire, un giorno. E visto che il mio scopo è sempre stato quello di renderti felice, dovrei essere felice del fatto che lei ti faccia felice. Felice, sì. Felice da sentirmi inutile. Felice da detestarla, la vostra felicità. La legge incoerente della felicità vuole che l'amore sia puro e disinteressato, ma dimentica la prerogativa stessa dell'amore: l'egoismo. Ti voglio felice soltanto con me, perché felice voglio esserlo anch'io. Per davvero.

  Source

Grazie.

Ho rimandato, sospeso, rifiutato, evitato tanti amori per te. Potevano nascere e lo sapevo. Ma non li ho voluti. Ti ringrazio di avermi tolto la fiducia cieca che avevo nell'amore, di avermi trasformata in una sorta di automa divorato dalla paura di un rifiuto. Grazie di avermi insegnato che le persone spesso se ne infischiano della bellezza dei sentimenti, di aver sottolineato che non serve a nulla donarmi completamente a qualcuno senza la minima garanzia. Di avermi resa apatica, asciutta, di avermi tolto la voglia di fare nuove conoscenze. Grazie per i tuoi no, le tue promesse mai mantenute, i sorrisi di cartapesta e i baci ghiacciati. Grazie a te oggi sono una persona peggiore, una che parla senza guardare negli occhi e cammina a testa bassa. Grazie a te vedo solo il lato peggiore di chi mi sta intorno e temo sempre che gli amici mi pugnalino alle spalle. Grazie a te ora il mondo è un po' più grigio. Grazie. Grazie di cuore.

Source

1.21.2012

Love is just another dirty lie.

… You wouldn’t marry me in the church and it broke my poor mother’s heart as you well know. I was so sentimental about you I’d break any one’s heart for you. My, I was a damned fool. I broke my own heart, too. It’s broken and gone. Everything I believed in and everything I cared about I left for you because you were so wonderful and you loved me so much that love was all that mattered. Love was the greatest thing, wasn’t it? Love was what we had that no one else had or could ever have. And you were a genius and I was your whole life. I was your partner and your little black flower. Slop. Love is just another dirty lie. Love is ergoapiol pills to make me come around because you were afraid to have a baby. Love is quinine and quinine and quinine until I’m deaf with it. Love is that dirty aborting horror that you took me to. Love is my insides all messed up. It’s half catheters and half whirling douches. I know about love. Love always hangs up behind the bathroom door. It smells like Lysol. To hell with love. Love is you making me happy and then going off to sleep with your mouth open while I lie awake all night afraid to say my prayers even because I know I have no right to any more. Love is all the dirty little tricks you taught me that you probably got out of some book. All right. I’m through with you and I’m through with love. Your kind of picknose love. You writer.
Ernest Hemingway, To Have and Have Not

11.26.2011

Ancorata al passato...

Una collana. Mille significati. Un cerchio e un brillantino. La vita, l'infinito, il destino curioso e inaspettato che ha fatto sì che ci incontrassimo. Tu.

Orgogliosa e fiera di portarla al collo ogni sacrosanto giorno per mostrare al mondo il legame della nostra relazione. Tu eri quel brillantino luccicante all'interno di quel cerchio che era la mia vita.

Ma il cerchio infinito si è spezzato. Ora c'è una farfalla. Il simbolo più facile per rappresentare Madama Butterfly, colei che per amore si suicidò perchè il dolore era troppo grande da sopportare. Il suo evolvere da bruco a farfalla e la breve durata della sua esistenza la rendono metafora del cambiamento, della rinascita, della fugacità della vita, così come simboleggia la leggerezza, la libertà. Anche questa volta c'è un brillantino. Ma non appartiene a nessuno.

Questa volta non è simbolo d'amore. Rappresenta il vuoto, il dolore immenso nel quale sono sprofondata, che non mi fa vivere. In parte ti rappresenta. In qualche modo quel brillantino sei di nuovo tu, con la speranza un giorno che si trasformi in felicità.

10.23.2011

Traces of love long ago that didn't work out right


"Tieni ti do questo così la sera ti tiene compagnia mentre dormi quando io non ci sono e ti ricorderai di me"

Forse dovevo capirlo già da questo scambio di battute che c'era qualcosa che non andava, che stavi già cercando una scappatoia per andartene facendolo in maniera gentile lasciandomi qualcosa al tuo posto.

Ma questa è semplicemente una delle tante promesse e gesti d'amore e d'affetto che per me hanno avuto un significato immenso, ma che tu hai distrutto portandoti via una parte di me che ancora oggi non è riuscita a tornare a vivere. Perchè la mia vita eri tu, il mio mondo girava intorno a te, la mia felicità eri tu, ma non è stato abbastanza a quanto pare.

L'unica cosa che ancora non mi spiego è il perchè di tutte queste promesse e di tutti i luccichii agli occhi dettati dall'amore e dalla passione che sono svanite per ancora non si sa che cosa...e tutto ciò che mi rimane di te sono queste piccole tracce che la tua esistenza si è intrecciata alla mia e ora siamo due persone estranee.


6.11.2011

Se provi a volare...


Se provi a volare
ti accorgi che qualche stella sta lì per noi
e sfiorandole sei più libero
Tu lo sai che il mondo
non ti accetta mai per quello che sei
e allunga le distanze
per dividerci
Ma se tu mi sarai accanto, io cic rederò

Se provi a volare
ti accorgi che qualche stella sta lì per noi
e sfiorandole sei più libero,
sei più libero.

E la senti forte,
come un’onda blu dell’oceano
un sentimento enorme,
proprio dentro te
Stringimi la mano ed io non ti lascerò

Se provi a volare
ti accorgi che qualche stella sta lì per noi
e sfiorandole sei più libero,
sei più libero.

E corri, dai tutto per essere
fino infondo quello che vuoi.
E se ce la fai,
sei più libero, sei più libero

"Ed io in te, crederò,
se vorrai ci sarò,
canteremo per il mondo,
che se vuoi, ce la fai
lo amerò, lo amerai
perchè tu sei libero"

Se provi a volare
ti accorgi che qualche stella sta lì per noi
e sfiorandole sei più libero,
sei più libero.

E corri, dai tutto per essere
fino infondo quello che vuoi.
E se ce la fai,
sei più libero, sei più libero

Tu lo sai che il mondo
non ti accettà mai
per quello che sei.


5.23.2011

Random thoughts

  • Vorrei comprarmi un paio di infradito per quest'estate, fa troppo caldo.
  • Vorrei visitare sta benedetta Miami una volta per tutte.
  • Vorrei cercare e trovare un lavoro.
  • Vorrei avere una migliore amica con cui potermi confidare e scherzare.
  • Vorrei avere la conferma che tutti i sacrifici che sto facendo valgano qualcosa.
  • Vorrei riuscire a rimanere sveglia per almeno 72 ore per poter studiare senza interruzioni e senza abbiocco.
  • Vorrei uscire e passarmi la giornata a prendere il sole in allegria.
  • Vorrei potermi sentire libera e realizzata.

11.28.2009

Frammenti di verità


It is better to lose your pride with someone you love

rather than to lose that someone you love with your useless pride.


11.20.2009

Happy Birthday to me

L'anno scorso mi deidicai questa di canzone

La Parranda

Quest anno con il periodo che sto passando e con tutto ciò che ho passato e che mi aspetta non c'è canzone più azzeccata di questa:



Tres Deseos
Gloria Estefan
Milan, July 2008



I want Tres Deseos for my Birthday:

- get my degree
- living in the USA
- being happy

Thank you to Sarah for the video!

11.18.2009

Io non sono io

Io non sono io.
Sono questo
che mi cammina accanto e che io non vedo,
che a volte sto per vedere,
e che, talora, dimentico.
Colui che tace, quieto, quando parlo,
che perdona, soave, quando odio.
Che passeggia là dove non sono,
colui che resterà in piedi quando io muoia.

Io non sono io,
Eternità,
Juan Ramón Jiménez

10.23.2009

Andrea sono io

Nada,
Carmen Laforet


Nada è un romanzo di Carmen Laforet pubblicato nel 1945. Può essere collocato nella "novela esistencial" spagnola, nata negli anni ’40, quindi nell’immediato dopoguerra. Tema chiave di questi romanzi, che ritroviamo anche in Nada è la formazione di giovani adolescenti, tra le difficoltà della società contemporanea (che ci potrebbe ricordare la picaresca antica, privata tuttavia dell’elemento ironico). Infatti, Nada presenta un crudo realismo esistenziale e un esame non edulcorato della società spagnola, che appare principalmente priva di scopi e valori. Gli autori degli anni ’40 infatti vivevano le situazioni da loro descritte sulla propria pelle e volevano analizzare la critica situazione della Spagna pur consapevoli di non poterla denunciare apertamente senza incorrere nelle punizioni del regime. In una Spagna già fiaccata dall’esperienza terribile della guerra civile, Carmen Laforet mette in evidenza il suo profondo disagio col regime franchista, che secondo lei dà vita a una società maschilista e ostile, non entrando tuttavia mai in aperto scontro con esso.

Nada racconta la storia di Andrea, una giovane spagnola che, dalle campagne, decide di trasferirsi a casa della nonna a Barcellona per seguire gli studi universitari. Per un ritardo del treno arriva in città in piena notte ma non è per nulla spaventata. Ha pochi soldi in tasca e nessun progetto importante, ma un’infinita speranza di trovare tutto quello che cerca in questa nuova, grande città. Tuttavia quello che l’aspetta è molto diverso dal mondo fresco e stimolante che Andrea immagina. La casa dove andrà a vivere è una vecchia abitazione cadente, che nessuno s’è dato la pena di rimodernare dopo la Guerra Civile. Sporco e pile di mobili accatastati occupano ogni angolo. Gli abitanti, fin troppi, della casa non sono da meno. Figure estremamente provate dalla guerra, che li ha guastati da dentro lasciandoli vuoti di ogni scopo, a volte perfino dei sentimenti. C’è la nonna, unico personaggio della casa che nutre per tutti un grande affetto e soffre nel vedere i propri figli litigare, ma che è ormai troppo anziana e svanita per imporre il controllo. C’è la zia Angustias, donna all’apparenza gelida e spietata che tiene tutta la famiglia sotto le sue regole militaresche. Poi viene lo zio Romàn, personaggio misterioso e ribelle, affaccendato in affari loschi e dal passato ancor più oscuro, per cui ogni donna nutre un’attrazione inspiegabile. Juan è il fratello di Romàn e Angustias ed è una persona dai nervi fragili, molto irascibile, che soffre di assurdi sbalzi d’umore. A provocare la sua ira è soprattutto l’odio verso il fratello e la gelosia verso sua moglie, Gloria, donna dal carattere a tratti fragile e sensibile, a tratti volgare e infido. I due hanno un figlio molto piccolo, che il più delle volte non sanno come sfamare visto che né Gloria né Juan hanno un lavoro stabile. Infine viene la cameriera Antonia (lusso impossibile data la scarsità di mezzi di tutti gli abitanti della casa), creatura bieca e maligna che nutre un amore disperato e cieco nei confronti di Romàn. Tra questi personaggi Andrea comincia la sua vita universitaria come avvolta in un vuoto da cui non riesce a uscire. Pur non volendo, gli scontri nella casa la coinvolgono senza che lei possa sottrarsi. La zia Angustias la tiene praticamente sotto chiave, ricattandola col cibo e l’alloggio che le offre e costringendola a rispettare le sue regole e orari. La conoscenza che cambia la vita di Andrea è quella con Ena, una compagna di università. Ena è una ragazza ricca, bella e colta che vive in una famiglia altrettanto gradevole. L’esatto contrario di Andrea che, con Ena, respira una ventata di aria fresca insperata. Ena le dà anche la forza di emanciparsi dal controllo di Angustias. Andrea inizia a mantenersi da sola, seppur con difficoltà, facendo però della sua vita quello che vuole. Nonostante la conquistata libertà, non c’è nulla che veramente soddisfi Andrea, ogni iniziativa che intraprende risulta inspiegabilmente vuota e deludente. Nutre però per Ena un grande affetto, che sembra ricambiato. I rapporti tra le due amiche poi si freddano d’improvviso, dopo la conoscenza di Ena con Romàn. Tra i due è nata una malsana e squilibrata relazione che Andrea vivrà nel peggiore dei modi, rivelando forse un’inaspettata attrazione per lo zio. Nel sorprenderli nella soffitta in cui Romàn solitamente dorme, in un certo senso è come se Andrea salvasse Ena dall’influenza negativa dello zio, per nulla animato da sentimenti gentili verso la ragazza. Quando Ena, all’improvviso, si accorge dell’errore, tra le due torna l’amicizia. La vicenda si chiude col suicidio di Romàn, improvviso e sconvolgente. Andrea decide che è arrivato per lei il momento di lasciare quella casa, quella città e quella gente. A quel punto le arriva una lettera provvidenziale, in cui Ena la invita a trasferirsi a Madrid offrendole un lavoro conveniente, alle dipendenze del suo ricco padre.

10.18.2009

This is it


...Sembrando mi andar de errores
busco la felicidad.
Haciendo lo que me gusta
hiriendo a los demás...



I wonder, wonder, wonder why...
This is it

9.26.2009

Com um pouco de tristeza, eu canto...

...who in this world,
see's when i cry throws me then shows me
that i'm justified measure my worth then decide
that i'm not what they need
they've agreed

where in this world can i hide
where can i find
someone that see's me inside
to confide

how in this world, can i go on
wondering if you'll think
of me when i'm gone...