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“So, this is my life. And I want you to know that I am both happy and sad and I'm still trying to figure out how that could be.” ― Stephen Chbosky
We must not expect happiness. It is not something we deserve. When life goes well, it is a sudden gift; it cannot last forever.
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9.20.2012

Le persone cambiano,

ma i sentimenti che provi nei loro confronti ci impiegano più tempo. Tu non sei più lo stesso, sembri quasi scomparso mentre ciò che provo è ancora qui a tormentarmi. 
Mi dico che sto bene ma avere un chiodo fisso nella mente non è poi così bello. 
Non sei andato via ed io sto qui, come se fossi ancorata al pensiero di una persona che dovrebbe essere una come tante, ma che in realtà non lo è. E mentre tu sei andato altrove io non ho ancora cambiato rotta. Strano vero?Quando le persone cambiano, i sentimenti che provi nei loro confronti ci impiegano un po' più tempo. Come vedi, sono ritardataria anche in questo.


9.18.2012

E ti auguro anche

di vedermi quando sarò bella e non sarà più per te.


9.11.2012

C’erano tante cose che volevo chiederti.

Ma a dire il vero, alla fine, tutto si riduce a una sola domanda:

Qual è la cosa peggiore che sarebbe potuta accadere, se mi avessi permesso di amarti? 

H. Humphreys

9.02.2012

L'orchidea dal samurai

GENERE: Neofinetia

Nomi popolari: orchidea dei samurai – orchidea del vento (in giapponese – Fuuran) 
Il nome del genere è stato assegnato in onore di Achille Eugène Finet (1863, Argenteuil -1913, París), botanico francese che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio delle orchidee cinesi e giapponesi.

Neofinetia falcata, un’orchidea di piccole dimensioni e di grande bellezza. Per la sensibilità occidentale non è altro che una delle tante varietà di orchidea in commercio, facilmente reperibile, dal costo contenuto, ma nella terra del Sol Levante era ed è tutt’ora un simbolo. L’undicesimo Shogun, Ienari Tokugawa, che ha retto le sorti del Giappone dal 1773 al 1837, ha amato questa pianta tanto da collezionarne duecento esemplari. La coltivazione di questa orchidea era permessa solo nelle case dei samurai, i feudatari portavano i loro “gioielli verdi” negli spostamenti periodici verso Edo, l’odierna Tokyo, questo ben spiega il soprannome di “Orchidea dei samurai”.

Come mai una casta guerriera trovò tanto interesse per un’orchidea? Fu sicuramente la forma del fiore, una forma ben nota ai samurai che simboleggiava il Kabuto, il loro elmo da guerra. Tanto era importante la buona coltivazione di questa orchidea, che assumeva valore simbolico anche la piantumazione nel vaso, se ben eseguita rappresentava il coraggio e la corretta formazione del bushi. 
In Giappone questa orchidea è chiamata Fuuran, abbreviazione del più completo nome “Keiran Ichimei Fuuran”, termine che possiamo tradurre in “Orchidea del vento”, nome ancora usato per indicare le piante in sito.

Solo con il periodo Meiji, 1868 – 1912, la coltivazione di questa orchidea si è per così dire “liberalizzata” ed ha potuto svincolarsi dall’influenza dei samurai. Solamente all’inizio del ventesimo secolo, per l’appunto, le Fuuran poterono essere possedute e coltivate da chiunque. Sin dall’inizio di questo nuovo periodo, i ricchi collezionisti influirono sul prezzo delle piante tanto da far aumentare in modo considerevole i prezzi, inizia un autentica mania ancora esistente e rappresentata dalla associazione orchidofila Nihon Fuukiran Kai, Società Giapponese delle Neofinetie.

Ancor oggi Neofinetia falcata gode di molta considerazione in Giappone ed alcuni cultivar sono venduti a peso d’oro.

Fonte articolo 
Fonte foto

8.04.2012

Io ti ho amato,

e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità.
A. Baricco

7.28.2012

I don’t know when we’ll see each other again or what the world will be like when we do. We may both have seen many horrible things. But I will think of you every time I need to be reminded that there is beauty and goodness in the world.
Memoirs of a Geisha

5.19.2012

Due anime non si incontrano mai per caso

Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un pò di sè e si porta un po' di noi.
Ci sarà chi si è portavo via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla.
Questa è la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano mai per caso.

 J. Luis Borges

la posso rammendare, la speranza di te?


Indosso il pensiero di te come una sciarpa da cui non riesco a separarmi, come il maglione più morbido l’unico che sa abbracciarmi. L’ho portato così tanto con me, questo pensiero, questo desiderio, che ormai è consunto, liso, non mi scalda più. E mi chiedo: la posso rammendare, la speranza di te?

 Joseph O’ Connor

5.18.2012

Sì.

Hai mai conosciuto una persona che fosse molte cose in una, le portasse con sè, che ogni suo gesto, ogni pensiero che tu fai di lei racchiudesse infinite cose della tua terra e del tuo cielo, e parole, ricordi, giorni andati che non saprai mai, giorni futuri, certezze,e un’altra terra e un altro cielo che non ti è dato possedere?

Cesare Pavese

5.10.2012

Past vs. Present

Prima di te la vita non mi aveva mai fatto grandi regali. Non c'era un passato da rimpiangere, nessun confronto che potesse reggere. Solo giornate piatte da lasciarsi alle spalle. Sei stato fortunato, sei arrivato nel momento giusto, quando ero piena d'amore da donare, aspettavo un cambiamento da mattina a sera e non c'era nulla, nulla che potesse distrarmi da te.

Oggi ho il problema opposto, niente regge il confronto.
 Ti rendi conto di quanto hai cambiato la mia vita?

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5.05.2012

Solo per te

Ma non capita tutti i giorni d'incontrare una tipa che ti ascolta prima di parlare, che ama quello che ami, che odia quello che odi, che non passa la vita davanti allo specchio, che non te la fai in un momento, che non gli frega del tuo aspetto ma che ti guarda dentro e che ha una faccia da gatta quando ti guarda, ma se s'incazza sa essere crudele e bastarda, che in tutto quello che fa è stilosa e originale, che se stai con lei ti fa sentire un po' speciale, che quando si da lo fa con calore, che non scopa mai ma fa solo l'amore.

Solo per te, Articolo 31

4.26.2012

La legge incoerente della felicità.

Qualcuno che non sono io ti renderà felice da morire, un giorno. E visto che il mio scopo è sempre stato quello di renderti felice, dovrei essere felice del fatto che lei ti faccia felice. Felice, sì. Felice da sentirmi inutile. Felice da detestarla, la vostra felicità. La legge incoerente della felicità vuole che l'amore sia puro e disinteressato, ma dimentica la prerogativa stessa dell'amore: l'egoismo. Ti voglio felice soltanto con me, perché felice voglio esserlo anch'io. Per davvero.

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Grazie.

Ho rimandato, sospeso, rifiutato, evitato tanti amori per te. Potevano nascere e lo sapevo. Ma non li ho voluti. Ti ringrazio di avermi tolto la fiducia cieca che avevo nell'amore, di avermi trasformata in una sorta di automa divorato dalla paura di un rifiuto. Grazie di avermi insegnato che le persone spesso se ne infischiano della bellezza dei sentimenti, di aver sottolineato che non serve a nulla donarmi completamente a qualcuno senza la minima garanzia. Di avermi resa apatica, asciutta, di avermi tolto la voglia di fare nuove conoscenze. Grazie per i tuoi no, le tue promesse mai mantenute, i sorrisi di cartapesta e i baci ghiacciati. Grazie a te oggi sono una persona peggiore, una che parla senza guardare negli occhi e cammina a testa bassa. Grazie a te vedo solo il lato peggiore di chi mi sta intorno e temo sempre che gli amici mi pugnalino alle spalle. Grazie a te ora il mondo è un po' più grigio. Grazie. Grazie di cuore.

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4.15.2012

So I've officialy given up on everything.

Because I'm done caring about people who don't care about me, I spent way too much time making sure everyone else is happy so I drive myself insane because i never have time to make sure I'm still happy, and I'm done with feeling alone and unwanted every single day. That's why.

2.28.2012

Non so guarire e non so morire senza te…

Nel chiarore del mattino sono un fiore dentro un muro 
 Dove sei… 
 Questa casa mi taglia il cuore, anche il sole non scalda più 
 Dove sei, dove sei… 
 Con che forza mi salverò, quale inganno mai mi farò bastare dove andrò 
 In quale abbraccio mi perderò per pagare poi tutta la mia colpa di amare chi non ho 
 Non so guarire e non so morire senza te 
 Con che cuore mi lasci qui questo mondo ormai corre ed io non ho velocità 
 Dimmi a quale fede mi stringerò se non resta più niente in questa vita e che rimorsi avrò 
 Non so guarire e non so morire senza te 
 Si allunga l’ombra delle cose, è tardi ormai 
 Tu dove sei, tu dove sei, tu dove sei… 
 Con che cuore mi lasci qui questo mondo ormai corre ed io non ho velocità 
 A quale fede mi abbraccerò se non resta più niente in questo mondo e che rimorsi avrò 
 Non so guarire e non so morire senza te… 
 Senza te

1.22.2012

Non c'era più una ragione,

né per volerti né per odiarti. La cosa terribile è che non c'erano più ragioni per considerarti parte della mia vita. cit.

Vivo nell'oscurità.

...eravamo come due stelle nel cielo, noi due.Solo che dopo un po' una ha smesso di brillare,per colpa dell'altra che, senza saperlo,l'aveva lasciata da parte per troppo tempo.
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1.21.2012

Love is just another dirty lie.

… You wouldn’t marry me in the church and it broke my poor mother’s heart as you well know. I was so sentimental about you I’d break any one’s heart for you. My, I was a damned fool. I broke my own heart, too. It’s broken and gone. Everything I believed in and everything I cared about I left for you because you were so wonderful and you loved me so much that love was all that mattered. Love was the greatest thing, wasn’t it? Love was what we had that no one else had or could ever have. And you were a genius and I was your whole life. I was your partner and your little black flower. Slop. Love is just another dirty lie. Love is ergoapiol pills to make me come around because you were afraid to have a baby. Love is quinine and quinine and quinine until I’m deaf with it. Love is that dirty aborting horror that you took me to. Love is my insides all messed up. It’s half catheters and half whirling douches. I know about love. Love always hangs up behind the bathroom door. It smells like Lysol. To hell with love. Love is you making me happy and then going off to sleep with your mouth open while I lie awake all night afraid to say my prayers even because I know I have no right to any more. Love is all the dirty little tricks you taught me that you probably got out of some book. All right. I’m through with you and I’m through with love. Your kind of picknose love. You writer.
Ernest Hemingway, To Have and Have Not

1.15.2012

Il ciliegio Jiu-Roku-Zakura


In Giappone c'è una leggenda legata ad un vecchissimo ciliegio che si trova a Wakegori. Quest'albero è conosciuto da tutti come "Jiu-Roku-Zakura" (il ciliegio del sedicesimo giorno) a causa della sua particolarissima fioritura che, ogni anno, arriva puntuale il sedicesimo giorno del primo mese dell'antico calendario lunare e termina al calare del giorno stesso. Dietro questa fioritura, unica nel suo genere poichè i ciliegi normalmente fioriscono in primavera e non nel periodo del Grande Freddo, si cela la triste storia di un samurai di Iyo: Il "Jiu-Roku-Zakura", infatti, inizialmente era un comune ciliegio senza alcuna caratteristica particolare, un ciliegio che cresceva da diverse generazioni nel giardino di quel samurai. Da più di cento anni gli abitanti di quella casa appendevano ai suoi rami strisce colorate con versi di buon augurio;lo stesso samurai aveva trascorso sotto le fronde di quell'albero interminabili ore della sua giovinezza, e sotto gli stessi rami era cresciuto e invecchiato, e sembrava che sotto quei rami la sua vita non avesse mai fine, poichè ad uno ad uno l'uomo vide morire tutti i suoi cari, tutti i suoi figli, fino al giorno in cui si rese conto di non avere nient'altro al mondo oltre il suo ciliegio. Ma un'estate, improvvisamente, anche l'albero morì, lasciando un incolmabile vuoto nel cuore del vecchio samurai. Dei vicini tentarono di colmare quel vuoto piantando nel giardino dell'uomo un ciliegio bello e giovane, ma il cuore del samurai continuava ad essere colmo di sofferenza. Questa triste situazione andò avanti per molto tempo, ma un giorno, e precisamente il sedicesimo giorno del primo mese, l'uomo si ricordò improvvisamente di un modo con cui era possibile salvare una creatura morente: "Migawari ni tatsu", ossia "operare una sostituzione", chiedere agli Dei di scambiare la propria vita con la sua. Immediatamente corse in giardino, si inchinò davanti all'albero avvizzito e disse "Degnati, te ne prego, di fiorire ancora, perchè sto per morire al posto tuo". A quel punto il vecchio samurai distese sul terreno dei mantelli, vi si sedette e, senza esitazioni, fece seppuku. Nello stesso istante in cui la lama gli trapassava il ventre, la vita e lo spirito dell'uomo si trasferirono nell'albero e gli permisero di rinascere e di rifiorire in tutta la sua bellezza. Da allora ogni anno, il sedicesimo giorno del primo mese, mentre in Giappone regnano il freddo e la neve, il Jiu-roku-zakura fiorisce, facendo conoscere al mondo la generosità di un samurai capace di donare la propria vita pur di vedere ancora quei fiori. 

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