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“So, this is my life. And I want you to know that I am both happy and sad and I'm still trying to figure out how that could be.” ― Stephen Chbosky
We must not expect happiness. It is not something we deserve. When life goes well, it is a sudden gift; it cannot last forever.

7.19.2009

Gloria Estefan: la regina dell'Expo

di María Martínez Pedreira
Mancava da molto tempo dalle scene italiane, da troppo tempo, questa grande stella del firmamento musicale latino. Come non poteva essere altrimenti, sono stati i mentori del Latinoamericando Expo, Franca e Juan José Fabiani, a colmare questa lacuna riempiendo, allo stesso tempo, i cuori dell’affezionato pubblico di questa kermesse e delle migliaia di fan che Gloria Estefan ha da questa parte dell’Atlantico.

Successe circa tre anni fa quando la Signora Franca De Gasperi, direttrice artistica del Latinoamericando, decise di prendere un aereo per volare a Miami e bussare alla porta degli Estefan. Franca, arrivava con la valigia piena di speranza e una storia da raccontare, la storia del suo Festival.
Fu così che la diva del pop latino e suo marito Emilio Estefan, uno dei produttori musicali più importanti degli Stati Uniti, il cui nome è sinonimo di prestigio e credibilità, si innamorarono subito di questo grande evento e decisero di far diventare il Latinoamericando Expo parte integrante del loro progetto.

E finalmente ieri, 16 giugno 2009, il sogno è diventato realtà quando abbiamo sentito esplodere la favolosa orchestra Miami Sound Machine e lei è comparsa sul palco, bellissima nel suo abito attillato, rosso fuoco, molto spagnoleggiante, un fiore tra i capelli, per soddisfare il sogno di tutti e dare inizio alla grande festa con la sua “Oye”.

L’ovazione degli spettatori era la prima di una lunga serie che si sarebbero sentite lungo le due ore e mezza di concerto.

Ma la parola concerto ci sembra oggi molto riduttiva. Con la musica ancora nelle orecchie, gli occhi pieni della bellezza del suo spettacolo ed il cuore ricolmo della simpatia e generosità di questa diva, siamo sicuri di aver assistito a qualcosa che va oltre all’idea di spettacolo. Perfettamente curato in ogni particolare ma, allo stesso tempo, spontaneo e vivido come una festa in famiglia, quello di ieri è stato un susseguirsi di sensazioni quasi inspiegabili.

Gloria, cantante e scrittrice, vincitrice per ben sette volte del Grammy, novanta milioni di dischi venduti nel mondo intero, una vera superstar, ha esaudito tutte le aspettative dei sui ammiratori, arrivati ad Assago da ogni dove per darle un ultimo saluto prima del suo annunciato ritiro dalle scene.

Accompagnata dai cori della gremita piazza, la regina del pop latino intona “Rhythm is gonna get you” e “Tres deseos”, per poi interagire con il pubblico che si sente così più vicino a lei, travolto dal suo immenso carisma e dal suo avvolgente abbraccio.

La Estefan passa dall’inglese allo spagnolo, dall’allegro ballo al romanticismo dei suoi “boleros” come “Con los años que me quedan” canzone che ha scritto per suo marito, Emilio, con il quale è sposata da più di trent’anni. Un tributo all’amore eterno cantato per intero anche da tutta la platea.

Riprende il ritmo con “Ayer” e non smette di stupire con la sua forza, la sua bellezza e la qualità della sua voce. Dedica un saluto ad ognuno degli straordinari componenti della sua band dei quali va molto fiera e un ricordo di tutti gli artisti che hanno cantato con lei, da Alejandro Fernández a Frank Sinatra e Celia Cruz per arrivare a Shakira e Jastin Timberlake. Sullo schermo gigante, immagini di tutti loro sono proiettate sul palco mentre cominciano a giungere i primi accordi della famosissima “Let’s get loud”, canzone da lei donata a Jennifer López .

Con un pout pourri di diversi brani torna ad accendere la fiamma del romanticismo per poi presentarci la sua amata figlia, Emily, di soli dodici anni, della quale ha evidenziato la sua bellezza interiore, i buoni risultati scolastici ed il talento musicale. Parole che hanno svelato che dietro alla grande diva batte un cuore di grande mamma.

Emily afferra la chitarra elettrica, quasi più grande di lei, e lascia tutti a bocca aperta. Poi passa alla batteria e lì capiamo tutti che mamma aveva ragione. Buon sangue non mente e possiamo assicurare che ci sarà un formidabile cambio generazionale grazie alla piccola Estefan.

Gloria ha lasciato fiera e discreta il posto a sua figlia mentre approfittava per cambiarsi. Camicia bianca e gonna lunga azzurra per interpretare “Hoy”, “Abriendo puertas” e “Santo, santo”, in duo, virtuale, con il favoloso Alexander Pires.

Quattro magnifici ballerini hanno animato la scena durante quasi tutto il concerto, dimostrando che nulla è lasciato al caso per soddisfare gli spettatori, come solo i più grandi sanno fare.

C’è stato un momento di raccoglimento unanime quando la bella Gloria ha dedicato, a tutti quelli che hanno perduto un essere amato, la toccante canzone “Tu fotografía” che lei scrisse per suo padre, scomparso da molto tempo ormai e che può rivedere soltanto attraverso le sue fotografie in bianco e nero.

Con “No llores”, “Mi tierra”, “Cuba libre” e “Conga” la cantante ha raggiunto il culmine del suo spettacolo ma l’urlo dell’immancabile “otra, otra, otra” la fa ritornarne sulla scena vestita con un pantalone nero che sottolinea le sue bellissime curve e la sua sensuale eleganza.
Nel frattempo erano trascorse ormai più di due ore e non ce ne eravamo resi conto. Nemmeno lei sembrava stanca, la vitalità sembrava crescere ancora di più nel suo ballo e nella sua voce mentre cantava le ultimissime come “Dr. Beat” e “Get on your feet”.

Come se non bastasse, senza nemmeno passare dal camerino, è andata a fare due chiacchiere con Deejay Engel che l’ha accolta emozionato a Radio Latinoamericando Expo dove la aspettavano per un saluto e un ringraziamento Franca e Juan José Fabiani.

Anche il grande Claudio Colombo, presentatore e colonna portante del Festival, era di fianco a lei per sentire le sue impressioni, a caldo, sul suo passaggio sul prestigioso palco del Latinoamericando Expo. La ormai considerata “Mamma del Pop Latino”, ma che non ama che le diano del lei e che ritiene di avere soltanto diciannove anni, dopo essersi salvata da un grave incidente, non finiva di ringraziare mentre confermava il suo desiderio di salutare le scene con questo impressionante tour mondiale per godersi più da vicino la sua promettente e amata figlia.

Prima di partire, tra i pianti di molti e le parole di riconoscenza da parte sua, ha promesso di tornare perché, ha detto, il Latinoamericando Expo è ormai entrato a far parte della sua famiglia.

Vi amo!, è stato il suo umile e immenso arrivederci.

A noi resta la consapevolezza di aver assistito all’evento più emozionante degli ultimi tempi, di aver avuto tra noi la più grande artista, la più grande donna, la più grande stella.

Ci ha lasciato il suo cuore e si è portato via tutti i nostri.
Arrivederci Gloria!
¡Hasta siempre querida!

2 comments:

Anonymous said...

Hi! Do you have the complete set list for the concert?

MadameButterfly said...

Oye(Español)
Rhithm is gonna get you
Tres dereos

Con los años que me quedan
Don't wanna loose you/Si voy a perderte
Ayer
No me dejes de querer

Let's gel loud
Everlasting love

Anithing for you
Coming out of the dark(La version del itunes)

Emily(guitarra y bateria)

Hoy
Abriendo puertas
Santo, Santo
Tu fotografia
Reach
No llores
Mi tierra/Oye Mi canto
Party Time
Cuba libre
Turn the beat around
Conga

Doctor beat
Get on your feet
I just wanna be happy