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“So, this is my life. And I want you to know that I am both happy and sad and I'm still trying to figure out how that could be.” ― Stephen Chbosky
We must not expect happiness. It is not something we deserve. When life goes well, it is a sudden gift; it cannot last forever.

3.24.2011

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3.18.2011

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3.17.2011

Happy Birthday Italia!




siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì!

3.03.2011

Festa delle Stelle Innamorate


E’ sempre bello poter parlare e raccontare di storie d’amore, di poesia e di cieli stellati.

E’ la volta di una leggenda giapponese famosissima che molti amano perchè sa di passione e romanticismo.

Il 7 luglio per il Giappone è il ricordo di una leggenda che racconta di un amore eterno: in questo giorno si festeggia ilTanabata Matsuri o Festa delle Stelle Innamorate.

L’origine di questa festa viene dal cielo stellato e risale ad almeno 2000 anni fa.
Racconta così:
Anticamente sulle sponde del Fiume Celeste (Via Lattea) viveva il sovrano di tutti gli dei e imperatore del Cielo, Tentei, la cui figlia Orihime (per noi Vega) passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti regali per le divinità.

Lavorava di giorno e di notte e senza avere mai un attimo di sosta maneggiava con rapidità e destrezza il suo fuso e realizzava abiti sempre più belli e splendidi per poter vestire tutte le divinità.
Lavorava talmente tanto che non aveva neppure il tempo di pensare a sè stessa e ai propri interessi.
Giunta all’età adulta però, il padre mosso da pietà, giacchè alla figlia non era mai stato concesso altro che lavorare il fuso, le scelse un marito: era un giovane mandriano, di nome Hikoboshi (per noi Altair) la cui attività consisteva nel far pascolare buoi e fare attraversare loro le sponde del Fiume Celeste.
Era un grande lavoratore e anche lui non pensava ad altro che a svolgere il suo lavoro.

Essendo matrimonio combinato, i due finirono per conoscersi solo il giorno delle nozze; poco male però perchè non appena i due si conobbero finirono per innamorarsi follemente l’uno dell’altro.
Furono talmente presi dal profondo sentimento che provavano l’un per l’altro che dimenticarono completamente i loro doveri, il loro lavoro e gli altri Dei.
La loro unica ragione di vita sembrava essere diventata l’amore e la passione.

Così la mandria di buoi finì per essere abbandonata a sè stessa e agli dei cominciarono a mancare gli abiti fino ad ora confezionati da Orihime.

A questo punto il sovrano degli dei non potè trattenere la rabbia e punì i due severamente: i due sposini che fino a quel momento erano diventati inseparabili, avrebbero dovuto vivere le loro vite separatamente.
Per evitare che i due avrebbero potuto incontrarsi, rischiando così di abbandonare nuovamente i loro doveri, l’Imperatore del Cielo creò due sponde separate dal fiume Ama no Gawa (Via Lattea) e rendendolo anche impetuoso e privo di ponti fece si che i due non potessero mai più incontrarsi.

Il risultato non fu però quello sperato: il pastore sognando e pensando sempre alla sua innamorata non accudiva ugualmente le bestie e neppure la dolce fanciulla, pensando continuamente al suo amore cuciva più i vestiti agli dei.
Il sovrano allora, disperato e mosso da pietà e commozione, con il consenso anche degli altri dei altrettanto commossi, emise tale sentenza: “Se deciderete di ritornare ad occuparvi delle vostre attività come un tempo rispettando i vostri doveri, rimarrete divisi dalle sponde del Fiume Celeste per un anno intero però, vi sarà consentito di potervi incontrare una volta soltanto nella notte del settimo giorno del settimo mese dell’anno.”

A queste parole, i due giovani innamorati, pensando all’idea di potersi incontrare di nuovo ripresero di buona lena a lavorare sodo con la speranza di potersi presto riabbracciare.
Da quel momento in poi infatti, dopo un anno di lavoro e fatica i due ogni 7 luglio attraversano il Fiume Celeste e nel cielo stellato si incontrano.

Grazie a questa leggenda ogni anno molti giapponesi alzano gli occhi al cielo nella speranza di poter vedere Altair e Vega abbracciarsi ancora una volta.

Origini del Tanabata

Le versioni di questa leggenda sono molte e molte sono legate e intrecciate all’astronomia, al calendario lunare e a origini e tradizioni antiche di queste popolazioni orientali.
Addirittura si pensa fosse una leggenda che prende le sue origini da una storia similissima ambientata nell’antica Cina nei pressi del fiume Hanshui, dove abitava una fanciulla, abilissima tessitrice, orgoglio del padre, sovrano della regione.
In età da marito anche lei venne data in moglie a un giovane pastore e, come la leggenda delle due stelle, anche questi due giovani abbandonarono le loro attività lavorative perchè travolti dalla passione e sempre in ugual modo vennero crudelmente separati.

In seguito a questa leggenda “terrestre”, la storia venne trasposta in uno scenario celeste dando vita così al mito che tutti conosciamo del Tanabata Matsuri.
Il perchè si decise di trasferire il tutto in uno scenario celeste è probabilmente dovuto al fatto che i cinesi erano e sono un popolo di studiosi del cielo e di fenomeni celesti.

Curiosità

La fanciulla tessitrice viene identificata con Vega perchè secondo i popoli orientali Vega, appartenente per noi alla costellazitanababhjtaone della Lira, è, secondo gli orientali appartenente alla costellazione della Tessitrice.

Allo stesso modo il giovane mandriano viene identificato con Altair della costellazione dell’Aquila, perchè per gli orientali la costellazione di Altair equivale a quella delMandriano.

La scelta del settimo giorno del settimo mese dell’anno, oltre ad avere una valenza sacra in quanto è un ripetersi del numero 7, dipende dal fatto che, secondo gli studiosi, è questo il periodo di massima luminosità delle stelle e soprattutto nei primi giorni del mese di luglio si nota anche una grande vicinanza tra Altair e Vega rispetto a tutti gli altri giorni.

In questa occasione, l’usanza dei popoli orientali è quella di rivolgere preghiere ai due astri: soprattutto i giovani chiedono protezione per i loro sentimenti e aiuto per poter migliorare le loro abilità e lo studio.

Poesie

I legami di questa festività con la poesia sono ovviamente forti.

La letteratura ha dedicato a questo giorno poesie veramente significative:

“Il sentimento d’amore tra i due amanti
che, nello spazio interminabile
di un intero anno,
possono abbracciarsi
soltanto in questa settima notte,

non viene meno,
anzi la notte agognata svanisce in un baleno”

Oppure

” Gli abiti autunnali
tessuti su innum
erevoli telai
dalla Tessitrice celeste
possono forse essere indossati da altri
se non dal suo amato Pastore?”

Il Tanabata oggi

tanabataIl Tanabata oggi ha assunto molti significati magici e come famosa festa popolare è caratterizzata da vistose e colorate decorazioni, foglietti di carta con preghiere e desideri appesi ai rami degli alberi, sfilate, parate per l’occasione e cibi tipici.

Le decorazioni tipiche sono sette come sette è il mese e il giorno della festa, e ognuno ha la sua valenza simbolica:

1. Kamigoromo: sono gli abiti di carta usati nelle sfilate e nelle parate
2. Senbazuru: file di origami (soprattutto gru)
3. Tanzaku: strisce di carta dove scrivere poesie e desideri da appendere sugli alberi
4. Toami: reti come quelle da pesca per varie decorazioni
5. Kazukago: cestini per la carta e bigliettini
6. Fukinagashi: strisce colorati penzolanti da ogni parte
7. Kinchaku: borsettine

In questo giorno di festa tutti hanno l’opportunità di sfoggiare il proprio Yukata (kimono usato per l’occasione) e si partecipa alle danze, balli e festeggiamenti di ogni tipo con giochi e bancarelle.
E alla fine di tutto, come spesso si vede negli anime, arrivano i giochi d’artificio a rendere ancora più magica la serata.

Auguri Altair! Auguri Vega!

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